Il Santo Patrono della nostra comunità e' San Giuseppe; lo si festeggia il 19 Marzo.
PROGRAMMA DELLA FESTA DI SAN GIUSEPPE - SABATO 19 MARZO 2016
Le Sante Messe ed i Vespri si terranno nella Chiesa provvisoria.
ore 8:00 SANTA MESSA
ore 9:30 SANTA MESSA presso OPG
ore 10:00 SANTA MESSA; saranno presenti il Sindaco SERGIO MACCAGNANI, l'Amministrazione Comunale con il Gonfalone, il Maresciallo dei Carabinieri, i Vigili Urbani, il Presidente e il Direttore dell’Azienda Pubblica di Servizi alla Persona "Luigi Galuppi" e le altre autorità del territorio.
ore 15:00 COLORIAMO LA PIAZZA - Per tutti i bambini ed i ragazzi, in piazza Andrea Costa
ore 16:00 VESPRO SOLENNE
(vedi il manifesto con il programma)
Giuseppe di Nazaret
LA FAMIGLIA DI NAZARET è “UNICA” e unica resterà
per sempre, composta com’era di un Dio fatto uomo, “E il Verbo si è fatto carne
ed è venuto ad abitare in mezzo a noi” (Gv. 1, 14), figlio di una Madre “Vergine
e piena di grazia” (Lc. 1, 26-28) e “Nato da donna, nato sotto la legge” (Gal.
4, 4) e posto sotto la vigile e paterna custodia di un papà adottivo “Giusto”
(Mt. 1, 19) e santo piu' di ogni altro santo, uomo umile, obbediente e del “Si”,
un “Si” ripetuto ogni volta con generosità, determinazione e adesione piena:
“Alzati, prendi con te il Bambino e sua Madre e fuggi in Egitto e resta là
finché non ti avvertirò, perché Erode sta cercando il Bambino per ucciderlo”
(Mt. 3, 13-15).
Giuseppe accoglie come garanzia l’avvertimento dal Cielo, si fida della
meravigliosa Donna, che la provvidenza gli ha messo accanto e del Bambino che
gli viene affidato da custodire amorevolmente e lo difende dalla cattiveria del
re Erode e dalle insidie di ogni nemico.
Nei secoli molti hanno finito col raffigurare Giuseppe come un uomo avanti negli
anni, quasi a pensare che solo così era messa al sicuro la Verginità di Maria e
liberata da ogni sospetto. Giuseppe quando sposa Maria era un giovane pieno di
vita e di slancio di amore e non un vecchietto. Giuseppe è un giovane in gamba e
sa che l’amore vero non si abbassa alle brame dell’istinto, ma abita in pensieri
piu' alti. E’ un giovane di grande fede, secondo la fede dei Patriarchi e
timorato di Dio. L’amore fra Maria e Giuseppe è portato per grazia, a quella
pienezza che è propria del Paradiso, un amore espresso con modi puri e santi!
Giuseppe ha senz’altro ascoltato e custodito le promesse rivolte da JAHVE’ al
Popolo d’Israele, avrà senz’altro sentito o letto Isaia: “La Vergine concepirà e
darà alla luce un figlio, che chiamerà Emmanuele” (Is. 7, 14) e da buon
israelita e vero credente, si è impegnato a custodire il “Tesoro” piu' grande
che Dio ha mandato sulla terra e che ha messo nelle sue sante mani.
Giuseppe è un profeta che dialoga con l’Eterno e che si affida alla divina
Provvidenza. Per questo si impegna e mantenendo le promesse fatte, con l’aiuto
che gli viene dall’alto, sposa la bella Ragazza figlia di Sion e collabora con
Dio Padre alla conclusione del progetto di salvezza dell’umanità peccatrice.
Giuseppe è stato per Gesu' l’immagine piu' limpida e ardente della paternità di
Dio e sotto la sua cura sollecita, forte e amorevole, Gesu' cresce e si
fortifica, pieno di sapienza, e la grazia di Dio è sopra di Lui” (Lc. 2, 40).
Colui che la Chiesa ha proclamato “Modello dei lavoratori”, “Protettore delle
famiglie”, “Conforto dei moribondi” e “Patrono della Chiesa universale”, la
Parrocchia di Pieve di Cento, nella volontà dei Padri, lo ha scelto “Patrono
della propria identità Civica e Religiosa”, così da non escludere nessuno dalla
sua provvidente e serafica intercessione.
Preghiera a S. Giuseppe
O Signore nostro Dio, hai scelto S. Giuseppe
- come sposo di Maria e custode di Gesu',
- modello dei lavoratori,
- protettore delle famiglie,
- conforto dei moribondi,
- patrono della Chiesa universale.
Insieme a lui ti preghiamo
- perché tutti abbiano un lavoro,
- perché le famiglie somiglino a quella di Nazaret,
- perché i moribondi, nel momento estremo, sentano accanto Gesu' e Maria,
- perché la santa Chiesa mostri sempre il volto radioso del Redentore,
- perché non ci manchino sacerdoti e consacrati.
Esaudiscici
- per i meriti infiniti di Gesu',
- per la mediazione della Madonna,
- per l’intercessione di S. Giuseppe.
Così sia.
I compatroni
I compatroni della nostra parrocchia sono San Sebastiano, San Rocco, il beato Nicolò Albergati, e San Giuseppe Calasanzio.
Li vediamo ritratti nella vetrata della nuova cappellina feriale:
Foto di Giuseppe Taddia
San Sebastiano era un cavaliere
dell'esercito romano ai tempi dell'imperatore Diocleziano, e fu trafitto dai
suoi arcieri quando si scoprì che era cristiano.
E' rappresentato anche nella statua in alto a destra sulla facciata esterna della Collegiata.
La liturgia ne celebra la memoria il 20 Gennaio.
San Rocco fu un pellegrino francese della
seconda metà del XIV secolo: perduti i genitori in giovane età, distribuì i suoi
averi ai poveri e parti' in pellegrinaggio verso Roma. Lungo il viaggio curo' è
guari' numerosi appestati, finche' si ammalo' egli stesso. Guarito dal morbo
decise di ritornare in patria; lungo il viaggio venne incarcerato perche'
ritenuto una spia, e morì dopo una lunga prigionia.
E' rappresentato anche sulla facciata esterna della
Collegiata, nella terza statua
dell'ordine inferiore.
La memoria liturgica cade il 16 Agosto.
Il Beato Nicolò Albergati, monaco della certosa di Bologna, fu un mecenate e uno studioso. Fu nominato vescovo di Bologna ed in seguito cardinale; ebbe importanti incarichi diplomatici per conto del Papa e rivesti' un ruolo importante nei concili di Basilea e di Ferrara-Firenze.
Sotto il suo episcopato nel 1433 a Bologna per la
prima volta discese dal Colle della Guardia l'immagine della Beata Vergine di
San Luca.
Ne celebriamo la memoria il 9 Maggio.
San Giuseppe Calasanzio, spagnolo, viene ordinato sacerdote
verso il finire del XVI secolo; colpito dalla miseria in cui vivevano i ragazzi
abbandonati di Roma, sviluppa il progetto della scuola come strumento di
promozione umana e salvezza educativa per i ragazzi di strada: apre la prima
scuola popolare gratuita in Europa, e fonda l'ordine degli "scolopi", religiosi
che si impegnano nell'educazione e nell'insegnamento ai poveri.
La memoria si celebra il 25 Agosto.