PROGETTO BAS (BAMBINI A SCUOLA) di Padre Giuseppe Ramponi IMC
é un progetto personale in quanto la responsabilità non coinvolge la mia comunità religiosa IMC (Istituto Missioni Consolata) e nemmeno la Diocesi di Riobamba, quindi é un’attività che non si lascia ad eredi e nemmeno a gruppi ONLUS o simili.
Parrocchia Indigena di Licto e Flores, Cantone Riobamba, Provincia Chimborazo, Ecuador.
Collaboriamo con le scuole comunitarie delle zone indigene, depresse per le pessime condizioni delle strutture scolastiche e della qualità educativa.
Stiamo dalla parte dei genitori che vengono obbligati alla manutenzione degli edifici e al finanziamento sempre più caro della refezione, oggetti scolastici, uniformi, che pesano sul bilancio inesistente.
Vogliamo dare ai bambini locali ogni opportunità educativa e allo stesso tempo aiutarli a frequentare la scuola senza mortificazioni, angherie e disagi che sorgono a motivo di dover pagare regolarmente quote straordinarie di ogni genere.
Promoviamo la corresponsabilità dei genitori e delle autorità comunitarie nella gestione dei centri educativi con l’obiettivo di far entrare nel bilancio attivo d’ogni comuna l’impegno per la scuola e per l’educazione.
Rispettiamo rigorosamente l’intenzione dei benefattori e i fondi sono esclusivamente e direttamente usati per lo sviluppo educativo dei bambini.
Ogni offerta che mi mandano libera e generica la deposito in un fondo chiamato SC (sussidio scolastico) che utilizzo per far studiare i bambini poveri. Quando posso disporre di una somma abbastanza significativa quantificata in 10,000 USD, allora adotto una scuola e m’impegno a sostenere i bambini poveri presenti calcolando tutto quello che costa un alunno alla sua famiglia in un anno (Iscrizione 10, Lista oggetti scolastici 50, Libri 50, Uniformi (giornaliera, sportiva, due paia di scarpe) 60, Refezione 45, Manutenzione 50, Materia scolastica extra 10, Quota celebrazioni 10, Passeggio scolastico 10). Più o meno un bambino delle elementari costa l’anno USD 300. Poi ci sono gli imprevisti: emergenze, cure mediche ecc.
Ogni volta che un benefattore mi riscatta un bambino, torno a mettere la quota che avevo anticipato nel fondo e comincio i contatti per aiutare un’altra scuola. In questo modo sono arrivato ad impegnarmi per una dozzina di scuole.
Quale la quota annuale che si deve pagare?
Noi chiediamo una quota annuale di Euro 260 per bambino. Molti mandano Euro 300. In genere accettiamo quello che possono dare. Eventuali pareggi sono soddisfatti dal‘’fondo scolastico’’.
Quali benefici ricevono i bambini?
L’istruzione. Paghiamo diverse tasse scolastiche, libri, uniformi, materiale vario.
Un ambiente scolastico idoneo e di qualità. Il bambino frequenta la scuola pubblica che sempre é povera e malmessa e priva d’ogni decenza minima per studiare con voglia e profitto.
Una crescita sana. Oltre al cibo ogni giorno il bambino riceve attenzione medica periodica e la possibilità di risposta pronta alle varie necessita che si presentino.
Si può comunicare con i bambini?
C’impegniamo a mantenere i contatti con i benefattori nel momento del rinnovo, per Natale con invio di notizie e altri sussidi scritti e quando ci sia la richiesta di volta in volta.
Certamente bisogna capire che il bambino vive non solamente in un mondo totalmente differente e con una cosmovisione distinta dalla nostra; la difficoltà maggiore é la capacità limitata di scrivere che il bambino ha e allora la comunicazione diventa anche incomoda.
Poi, da pena dirlo, bisogna proteggere il benefattore da eventuali rapacità. I genitori sono avviati a capire che un bene che si riceve non é un amo da pesca; li aiutiamo a cambiare di mentalità e a valorizzare i frutti della solidarietà che ricevono e che anche loro debbono cominciare a praticare.
Nel caso che un sostenitore deve interrompere l’adozione?
Il bambino rimane sotto il patrocinio del progetto fintanto che non si presenti un altro padrino.
Quanto tempo dura l’impegno?
É un impegno libero e può essere lasciato in qualsiasi momento. Generalmente finisce quando termina l’educazione basica: 10 anni a cominciare da un anno prescolare.
Bisogna considerare il sistema di vita attuale delle comunità indigene. Esiste una corrente fortissima di emigrazione interna alle città ‘’per cercare la vita’’, come dicono. A Guayaquil, capitale della Costa e a Quito capitale della Repubblica esistono già colonie numerosissime di indigeni. Allora il richiamo é forte e la diserzione scolastica aumenta. Ecco perché succede spesso che un bambino lasci la scuola. In questo caso un altro nella stessa scuola é pronto a sostituirlo.
Ci sono percentuali trattenute dalla quota che si manda?
Il Progetto non comporta spese di gestione amministrativa. Le persone che mi aiutano in Italia sono tutti volontari e non percepiscono assolutamente nulla. Nelle comunità gli aiutanti sono i catechisti, tutti volontari impegnati nell’evangelizzazione e nella promozione. Eventuali spese straordinarie sono tutte saldate da offerte ordinarie di amici e sostenitori. La quota che si riceve passa integra a sostenere direttamente i costi educativi dei bambini.
Si danno denari direttamente ai bambini e alle famiglie?
L’amministratore é Padre Ramponi che gestisce direttamente il fondo educativo. In genere dare direttamente i soldi ai genitori per pagare i costi diventa rischioso perché l’educazione é ancora una cenerentola e facilmente i soldi sarebbero deviati ad altre spiagge. Però quando ci sono spese straordinarie o il bambino frequenta un’altra scuola che non dipende dal Progetto, allora diamo ai genitori la somma necessaria esigendo riscontro e ricevute.
Quando finisce la educazione basica nel caso che si voglia aiutare a studiare in centri educativi superiori a quanto ammonta la quota annuale?
Abbiamo diversi assistiti che frequentano istituti di educazione secondaria in Riobamba. Per loro la quota di Euro 300 é un limite minimo e diventa una borsa di studio, una tantum. É un aiuto considerevole che certamente non copre tutte le spese però incentiva la partecipazione responsabile della famiglia. La somma utile e significativa sarebbe di Euro 500.
A chi si mandano i denari della quota annuale?
Chi vuole una ricevuta fiscale può mandare la quota a MISSIONI CONSOLATA ONLUS, Corso Ferrucci 14, 10138 TORINO, specificando che é per ‘’Adozioni a distanza’’ c/o Padre Giuseppe Ramponi.
Padre Giuseppe Ramponi
COOPERAZIONE MISSIONARIA
MISSIONI CONSOLATA
Corso Ferrucci 14 – 10138 TORINO
Tel. 011-4400400
COLLEGAMENTO:
ANNA CAMPANINI
VIA C. PAVESE 7
40066 PIEVE DI CENTO (BO).
Tel. 051 97 33 50.