Padre Campanini - Alcuni scritti e riflessioni    

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Lettera di Padre Antonio Campanini al Parroco ed alla Commissione Missionaria - Natale 2012 

Già disperavo di ricevere il bollettino visto quello che è successo quest'anno...invece è arrivato. Grazie. Mi sto preparando al Natale ma cominciano i temporali e le strade peggiorano. Il 6 gennaio ho il consiglio parrocchiale a Mirrote e vedrò cosa si può fare. Ho già dato orientamenti per vivere meglio l'anno della fede. Ai catecumeni ho detto che il prossimo anno l'esame per l'ammissione al battesimo lo farò io personalmente... e sarò più severo... Ai cristiani ho consegnato un libro tradotto nella loro lingua MAKUA dove c'è tutto il credo commentato. Alla domenica,dopo le letture domenicali dovrebbero leggere un capitoletto di questo libri. E dovranno fare da soli visto che a causa delle piogge io non arriverò in molte parti. Due giovani che hanno finito la scuola secondaria (o liceo) hanno chiesto di entrare in seminario per essere comboniani. Sono stati accettati. Una ragazza che fa ancora la decima (prima liceo?) vuole entrare dalle suore diocesane a Nampula.... se son rose... fioriranno.

Come va l'aiutante africano di Don Paolo? Sa l'italiano o magari ha già imparato a parlare in pievese? Loro sono più bravi di noi per le lingue...

Ti prego di salutare tanto TONINO MELLONI e sua sorella Pina come pure tutti quelli che mi conoscono e mi sono vicini. Ogni tanto ti manderò delle foto. Conservale in una cartella del tuo computer e quando occorrono...falle vedere.

Ciao, P. Campanini.

Buon Natale a tutti.

 

 

Lettera di Padre Antonio Campanini dell'Autunno 2012 

Come è andata la festa dei giovani o della Madonna del buon consiglio? Io pure ho avuto la mia piccola festa per i 50 anni di professione religiosa (Firenze 9 settembre 1962). E come camboniano spero pure di morire... ma non ora...

Continuo a battezzare i catecumeni (quest’anno già ho superato i 600). E mancano altri due terzi della parrocchia... e chiamala... parrocchia...

Come sta Tonino Melloni e sua sorella Pina? Salutameli tanto. E anche la Bruna che certo continua ad assisterli... e con loro Don Paolo e tutti gli amici di Pieve.

Come impostate lì a Pieve l’inizio dell’anno della fede e la nuova evangelizzazione? Direbbe don Paolo... non si sa da dove cominciare... ma lavoro ce n’è per tutti.

FATE COME QUI: Divide et impera. Piccoli gruppi (di famiglie, o giovani, o donne o ragazzi). Ma ciascuno con un loro catechista e un testo facile e adatto. Poi si prega assieme e ci si aiuta a vivere... come cristiani e figli di Dio.

Ciao. P. Campanini

 

 

Lettera di Padre Antonio Campanini dell'Estate 2012 

Caro Bruno Taddia, ho saputo e ho visto su internet le foto. Anche Cento e Pieve hanno sofferto a causa del terremoto. Ma i giornali e la TV non ne parlano, o ne parlano molto poco. Sono rimasto molto triste nel vedere la nostra bella Chiesa ridotta così.

QUANTO ALLA MIA VISITA, CERCHERO’ DI VENIRE il 10 Giugno, ma non sapendo a che ora arriverò, devi dire a Don Paolo che non mi aspetti. Una volta arrivato celebrerò una Messa ove sarà possibile oppure concelebrerò. Nel pomeriggio ritornerò a Bologna con Guido. Perciò non farò altri incontri ne' con ragazzi ne' con scout. Partirò per il Mozambico il 25 luglio da Bologna.

Ciao e coraggio. Il Signore ha dato a don Paolo e ai Pievesi una bella e pesante croce. Vuol dire che vi vuol molto bene. Ha trattato così anche Gesù.

Ciao e saluta tutti.

P. Antonio Campanini

 

 

Lettera di Padre Antonio Campanini della Primavera 2012 

Caro Bruno, e carissimi Pievesi, anche quest’anno quaresima, preghiera, penitenza... cose che sentiamo continuamente. La penitenza che ci manda Dio in tante occasioni della nostra vita, già sarebbe buona e sufficiente se l’accettassimo con pazienza e riconoscenza. Così è la crisi economica con le limitazioni che ci impone, così è stato il freddo e il gelo ecc. ecc. Ma leggendo la vita dei Santi, vedo che facevano penitenze volontarie, per allenare la loro volontà ad aderire al bene anche nelle difficoltà, per pagare in qualche modo, con Gesù, i peccati di tanti peccatori, per desiderare i beni del cielo più dei beni di questa terra... e qui anche anime buone si possono trovare in difetto, perché tutto nella società ci porta ad evitare la fatica, il dolore le ingiustizie che soffriamo ecc. così che siamo sempre pronti a... fuggire, a cercare di scansare...

Il Papa ci esorta a far penitenza in modo originario, nel documento sulla quaresima ci esorta a farci carico degli altri, a stare attenti all’altro più che a noi, ad assumerci perfino la responsabilità della salute spirituale del nostro prossimo... un programma vasto dove è difficile che uno dica di aver fatto già abbastanza.

Vedo che anche io ho lanciato il mio messaggio. Se serve,... bene. Lo stare tra gente povera ci fa vedere la loro grande capacità di pazienza... in cielo avremo delle sorprese, quando Gesù ci assegnerà il nostro posto che ci sta preparando...

Arrivederci a fine Aprile o ai primi di Maggio, se tutti va come nelle previsioni.

P. Antonio Campanini - Mozambico

 

 

Lettera di Padre Antonio Campanini - Avvento 2011

Carissimi Don Paolo, Bruno e Pievesi amici sono anch’io diventato un po’ pigro a scrivere, perché tra telefonini e messaggi elettronici via internet, si fa prima a dire quel che si vuole. L’avvento e il prossimo Natale esigono però almeno due righe.

Qui cominciano le piogge e fa un gran caldo. Qui al freddo e al gelo il divino Bambinello proprio non ci sta. Ma basta una piccola palhota (capanna) e alcune pecorelle per creare l’ambiente adatto e capire che Dio è venuto proprio a stare con noi a vivere la nostra vita, povero come noi ma felice di stare al mondo, accolto con gioia da una mamma come tutti i bambini africani, molti dei quali il loro papà non lo conosceranno mai, ma che non sono mai così poveri da non avere il necessario per vivere, grazie alla loro mamma che se necessario li allatta anche per due anni.

Non potete farvi un’idea di quanti bambini nascono qui in Africa. Li trovate da per tutto. Qui a Namapa, poi, condiscono la nostra esistenza, perché piangono, o strillano giocando, o cantano e sbattono perfino le pentole di casa come tamburi. A volte mi riesce difficile anche riposare o pregare o studiare. Questi bambini per me sono il Bambin Gesù. In chiesa li invito a venire fin sotto l’altare per lasciar posto agli adulti e la loro presenza mi dà allegria e voglia di vivere qui con loro. Venite e vedrete... (Gv 1,39). Benedico tutti e arrivederci al 2012.

P. Antonio Campanini